IL MIO CARRELLO

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Le bottiglie di plastica

Pro e contro delle bottiglie di plastica...

 

La bottiglia di plastica è in molti casi un prodotto inutile, che in molti Paesi è stato addirittura deriso fino a tempi recenti: perché pagare per qualcosa che si può avere praticamente gratis? La pubblicità aggressiva e l’influenza proveniente dall’estero hanno fatto sì che, nell’arco di 10 anni, il trend cambiasse e venisse consumata l'acqua imbottigliata in gran quantità. Molte bottiglie di piccole e medie dimensioni (fino a 1,5 litri) sono fatte di plastica PET e ciò può costituire un problema da un punto di vista sia sanitario che ambientale. Analizziamo le problematiche (e qualche vantaggio) che sorgono dalle bottiglie di plastica.

 

 

 

 

 

 

Video: "La storia dell'acqua in bottiglia"

 

 

 

GLI SVANTAGGI DERIVANTI DALL’UTILIZZO DI BOTTIGLIE DI PLASTICA

 

SALUTE

 

La plastica PET (polietilene tereflalato – materiale presente nella gran parte di bottiglie in plastica) rilascia, a contatto con l’acqua, l’antimonio, che l’IARC (International Agency for Research) ha classificato nella categoria 2B - fattore quindi che può provocare il cancro. Le ricerche hanno dimostrato che l’antimonio viene rilasciato nell’acqua a temperature elevate e quando l’acqua è a contatto con la plastica per un lasso di tempo prolungato. Contrariamente a quanto viene trasmesso da numerosi media popolari, la plastica PET a contatto con l’acqua non rilascia bisfenolo A (BPA). 

 

 

 

AMBIENTE

 

Le bottiglie in plastica determinano conseguenze negative sull’ambiente sia direttamente che indirettamente.

 

  • Il consumo energetico

 

Il consumo energetico si presenta in diverse fasi della produzione delle bottiglie in plastica. Il carburante è il materiale primario per la produzione; l’energia (spesso vengono usati i combustibili fossili) viene impiegata per la produzione delle bottiglie di plastica e per il loro riempimento d’acqua. Non dimentichiamoci del trasporto fino ai negozi e successivamente al luogo finale di consumo. Per ottenere lo stesso risultato basterebbe aprire il rubinetto della nostra cucina e, così facendo, contribuiremmo a diminuire il consumo energetico. Il maggior consumo di energia si registra nella produzione delle bottiglie di plastica e certamente nei trasporti a lunga distanza.

 

 

  • Impronta di carbonio

 

L’entità dell’impronta di carbonio viene determinata misurando l’energia utilizzata per la produzione un’unità di prodotto, che nel nostro caso è rappresentato dalla bottiglia di plastica. L’impronta della bottiglia di plastica è molto rilevante ed è determinata principalmente dall’alta quantità di energia utilizzata nel processo costruttivo e nel trasporto ed inoltre anche dalla bassa efficienza del riciclo della plastica (nell'UE solo il 21,3% della plastica viene riciclato ed il 30% viene bruciato per recuperare l’energia). Preferire l’acqua del rubinetto comporta quindi una minore emissione di CO2. Dall’analisi emerge che per un litro d’acqua in bottiglia di plastica si producono dai 173 ai 250 g di CO2, cioè un quantitativo di circa 6.000 volte superiore rispetto quanto deriva dal consumo di acqua dal rubinetto. Più...

 

  • Rifiuti

Un cittadino medio europeo consuma annualmente circa 104 l di acqua in bottiglia. Per lo più si tratta di bottiglie fatte di plastica e ciò significa che in un anno sono circa 50 miliardi le bottiglie di plastica da 1l vendute in Europa. Prendendo in considerazione i dati relativi all'efficienza del riciclaggio ed al recupero di energia (proveniente dalle bottiglie smaltite), ogni anno quasi 25 miliardi di bottiglie di plastica diventano rifiuti e finiscono nelle discariche o, peggio ancora, vengono disperse nell'ambiente. L’Italia, con 192 litri pro capite, si colloca al primo posto in Europa per il consumo di acqua in bottiglia.  Più...

 

 

 

DENARO:

 

I prezzi dell'acqua imbottigliata e dell'acqua di rubinetto variano in tutta l'UE e nel resto del mondo. Ovunque la differenza tra le due categorie è enorme. In Slovenia, ad esempio, l'acqua in bottiglia è da 274 a 2.695 volte più costosa rispetto all’acqua di rubinetto [3] e negli USA l'acqua in bottiglia più costosa di 2.270 volte [4]. Si tratta dell'unico caso in cui si registra un aumento di prezzo così impressionante per uno stesso prodotto - ciò rappresenta un successo per il marketing, che rende orgogliosi coloro che operano nel settore dell'acqua in bottiglia.

 

 

 

SOCIETA':

 

bottled water consumption-per-capita-2009L'industria dell'acqua in bottiglia è spesso accusata di commercializzare e privatizzare un bene comune, come dovrebbe essere l’acqua. Sono molteplici i soggetti e le organizzazioni di tutto il mondo a chiedere che sia vietato l'utilizzo dell'acqua come mezzo volto a creare profitto. Problemi e conflitti sono già stati sollevati nei Paesi, in cui le fonti d'acqua sono state esaurite o privatizzate. Il film documentario "Tapped" mette in luce proprio queste problematiche.

 

 

I VANTAGGI DERIVANTI DALL’UTILIZZO DI BOTTIGLIE DI PLASTICA

 

 

AREE DI CRISI:

 

L'acqua in bottiglia rappresenta l'unica fonte di acqua in tutte quelle zone colpite da calamità naturali o da altri tipi di crisi (guerre, inesistenza dell'acqua di acquedotto ...).

 

 

AREE CON SCARSA QUALITA’ DI ACQUA DI RETE:

 

Ci sono aree in cui l'acqua del rubinetto non soddisfa i parametri sanitari. In mancanza di altre soluzioni a questo problema (che siano in armonia con la salute e con l'ambiente), l'acqua in bottiglia può costituire l'unica scelta. Nel rapporto "L’acqua dolce in Europa" dell’UNEP [5], è constatato che oltre il 10% dei cittadini dell'UE ha a disposizione l’acqua di rubinetto potenzialmente inquinata, quindi potenzialmente pericolosa per la salute.

 

 

A PORTATA DI MANO:

 

Purtroppo, il fatto di poter avere l'acqua sempre a portata di mano rappresenta uno dei principali fattori per i quali viene comprata l’acqua in bottiglia (anche se le industrie non lo ammetterebbero). Viviamo in una società dinamica e mediamente ciascuno di noi è estremamente attivo nella quotidianità. L'acquisto di acqua in bottiglia ci consente facilmente di soddisfare la sete ogniqualvolta sentiamo il desiderio di bere; mentre riempire delle bottiglie riutilizzabili con l’acqua del rubinetto richiede sicuramente un maggiore sforzo, anche da un punto di vista organizzativo. Ma la consapevolezza di tutti quelli che sono gli aspetti negativi che interessano l’acqua in bottiglia dovrebbe sensibilizzare affichè sia superata questa sorta di "pigrizia".  La "ricomparsa" di fontane e la presenza dei movimenti sociali che stimolano a bere l'acqua dal rubinetto dovrebbero costituire un aiuto in tal senso.

 

 

Abbiamo visto che l'acqua in bottiglia presenta anche alcuni aspetti positivi e non solo negativi. Ecco perché la nostra intenzione non è quella di opporsi in assoluto, ma piuttosto quella di ridurre l'acquisto inutile ed eccessivo di bottiglie d'acqua. L’acqua in bottiglia deve svolgere la sua funzione essenziale: dovrebbe essere distribuita nelle zone di crisi, o comunque laddove rappresenta l'unica scelta possibile. Contrastiamo la produzione di massa e il consumo di acqua in bottiglia, che sono la diretta conseguenza della domanda di un prodotto, fenomeno chiamato manufactured demand” e creato dal marketing aggressivo.

 

 

SOLUZIONI:

 

  • Bottiglie di plastica riutilizzabili

 

Numerose borracce sono fatte di plastica solida. Esse non rilasciano antimonio e sicuramente rappresentano una scelta migliore rispetto alla plastica PET, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia dal punto di vista finanziario, in quanto favoriscono il consumo di acqua del rubinetto. Tuttavia, occorre ancora sottolineare come per la loro fabbricazione sia impiegata una grossa quantità di energia e come il riciclaggio delle materie plastiche sia relativamente basso. Recenti studi scientifici eseguiti negli Stati Uniti hanno dimostrato che numerosi tipi di bottiglie in plastica solida rilasciano nell’acqua il bisfenolo A (BPA), sostanza che andrebbe ad interferire sullo sviluppo riproduttivo dell’uomo e che è altresì connessa ad alcune malattie cardiovascolari ed al diabete [6]. La scoperta è stata sorprendentemente negativa ed un elevato numero di produttori ha smesso di utilizzare il BPA, che ovviamente è stato sostituito da altro agente chimico. Il bisfenolo S (BPS) rappresenta una delle soluzioni, ma potrebbe rivelarsi non migliore del bisfenolo A (BPA) [7].

 

 

  • Bottiglie riutilizzabili in alluminio o acciaio

 

Anche se l'industria del metallo comporta un intenso consumo di energia, possiamo dire che le bottiglie riutilizzabili in metallo rispettano l'ambiente. L'alluminio ha un tasso di riciclaggio molto alto, a causa del suo elevato prezzo e, grazie alle sue caratteristiche fisiche, teoricamente è possibile riciclarlo infinite volte. Poiché il metallo è robusto e permette quindi una lunga vita alle bottiglie, esso è ecologico ed economico. Alcuni dei contenitori metallici di qualità inferiore sono coperti con uno strato contenente il BPA (utilizzato come protezione dalla corrosione) [8]. La maggior parte dei produttori più noti hanno smesso di usarlo dopo la problematica già citata.

 

 

  • Bottiglie in vetro

 

Una bottiglia di vetro normale può essere un’ottima soluzione per sostituire le bottiglie di plastica, in quanto è ecologica e consente di bere regolarmente l’acqua del rubinetto. Può essere riciclata al 100% ed all'infinito [9]. Si tratta di un materiale inerte, che ha solo una minima interazione con l'acqua. Il problema più grosso consiste nel fatto che le bottiglie di vetro normali possono rompersi. Esse sono relativamente fragili e non hanno alcuna protezione particolare contro gli urti: per questo motivo sono più adatte ad un utilizzo stazionario e richiedono una certa cautela durante il loro utilizzo.

 

 

  • Flaska

 

La bottiglia Flaska rappresenta una soluzione ottimale per la salute, per l’ambiente, per i costi e per i problemi che derivano dall’acqua in bottiglia. È fatta di vetro ed abbiamo visto che è il materiale più consono per l'acqua potabile, è riciclabile in prodotti della stessa qualità e/o funzione. Flaska aiuta a bere l'acqua del rubinetto e contribuisce a ridurre l’impatto ambientale (meno rifiuti, meno energia sprecata, meno CO2 emessa). Flaska è dotata di cover speciale, che la protegge dagli urti, dai raggi della luce solare e dalla temperatura esterna. Essa è composta da un vetro solido (due formati - 0,5l e 0,75 l -) che riduce la possibilità di rottura. Le bottiglie Flaska sono ideali per le persone attive e possono anche essere utilizzate durante l'attività sportiva. Ovviamente dobbiamo avere la consapevolezza del fatto che si tratta pur sempre di vetro, che si può rompere in situazioni estreme. La sua cover svolge anche una funzione psicologica, perché con i suoi colori vivaci ci ricorda di bere l’acqua. E non dimentichiamo un ulteriore valore aggiunto: Flaska è la bottiglia dal vetro programmato, che struttura l’acqua!